Il progetto pucCampania fornisce un quadro esaustivo dello stato della pianificazione urbanistica in Regione Campania, periodicamente aggiornato.

L’obiettivo principale consiste nell’allestimento una banca dati digitale costituita dai principali elaborati dello strumento di pianificazione vigente e previgente in ciascuno dei 550 Comuni campani, in particolare, del nuovo Piano urbanistico comunale (Puc).

La ricerca, iniziata a gennaio 2024, si è basata sulla raccolta di informazioni, dati ed elaborati relativi agli strumenti urbanistici comunali, in vigore e non, consentendo di venire a conoscenza dello stato di formazione dei Puc in Regione Campania. A tal scopo, le attività operative sono state condotte essenzialmente sui siti istituzionali di ciascun comune e sul Bollettino Ufficiale Regione Campania Digitale.

Nello specifico, lo stato di formazione del Puc è stato confermato sia dalle delibere comunali presenti negli Albi Pretori dei siti istituzionali, sia dagli avvisi di adozione ed approvazione del nuovo strumento reperibili sul BURC Digitale.

Su ciascuno dei siti istituzionali comunali, ove disponibili, sono stati reperiti i principali elaborati costituenti gli strumenti di pianificazione urbanistica, tutti raccolti ed inseriti nel presente sito allo scopo di renderli disponibili a chiunque voglia prenderne visione.

Gli elaborati anzidetti sono, prevalentemente:

  • Relazioni, illustrative e/o tecniche;
  • Norme tecniche di attuazione;
  • Elaborati grafici, in particolare le tavole inerenti alla zonizzazione urbanistica del territorio comunale, ossia di individuazione e perimetrazione delle Zone territoriali omogenee (Zto), di maggior interesse;
  • Atti amministrativi, quali le delibere comunali di approvazione del Preliminare di Puc o di avvio della procedura di elaborazione del Puc, nonché di adozione e/o approvazione dello strumento urbanistico con i corrispondenti avvisi pubblicati sul Burc Digitale;
  • Regolamento urbanistico edilizio comunale (Ruec).

Il risultato della ricerca e raccolta dei dati, purtroppo, non ha dato esito positivo ed esaustivo per l’insieme dei Comuni analizzati, a causa della mancata disponibilità degli atti di pianificazione come specificato sui rispettivi siti istituzionali. A tal fine, nelle correnti fasi di aggiornamento del sito, si procederà a colmare le suddette lacune.

Dal censimento condotto, si è appurato che la maggior parte dei Comuni campani (53%) è in possesso di un Piano regolatore generale (Prg) approvato e che ben 51 Comuni (9%) hanno in vigore un obsoleto Programma di fabbricazione (Pdf), mentre 12 Comuni (2%) sono addirittura sprovvisti di uno strumento di pianificazione vigente. Si evince, quindi, come solamente 199 Comuni su 550 (36%) abbiano approvato un Puc.

Le Province di Caserta e Salerno detengono il maggior numero di Comuni nei quali si registra l’assenza di uno strumento urbanistico vigente, (4 Comuni), seguita dalla Provincia di Benevento. La Città Metropolitana di Napoli è caratterizzata da un solo Comune privo di strumento (Barano d’Ischia). Tutti i Comuni avellinesi, invece, dispongono di uno strumento di pianificazione generale vigente.

La ricerca ha accertato che, al 31 marzo 2025, 199 Comuni (36%) hanno approvato il Puc, 148 Comuni (27%) hanno provveduto all’adozione del Puc, tuttavia, 190 Comuni (35%) sono ancora in fase preliminare. Si rileva, inoltre, che 10 Comuni (2%) hanno avviato i primi passi verso l’elaborazione del Puc attraverso l’approvazione delle Linee di indirizzo alla stesura dello strumento o l’istituzione dell’Ufficio di piano finalizzato alla redazione del Puc o, ancora, la nomina dei soggetti preposti. Infine, i Comuni di Castello del Matese (CE), Stella Cilento (SA) e Valle dell’Angelo (SA), tutti in possesso di un Prg approvato, non hanno ancora avviato alcuna procedura di elaborazione del nuovo strumento di pianificazione urbanistica.

Esaminando i dati delle singole Province, è emerso che 42 dei 118 Comuni della Provincia di Avellino (36%) hanno approvato un Puc e che 37 hanno provveduto alla sua adozione. Tuttavia, 36 Comuni sono ancora in fase preliminare e 3 Comuni (Lacedonia, Morra De Sanctis e Taurano), in fase di avvio alla redazione del Puc.

I codici elencati in tabella fanno riferimento alla numerazione ufficiale Istat aggiornata al 2024.

In Provincia di Benevento, solamente 22 Comuni (28%) hanno provveduto a dotarsi del Puc, tuttavia, ben 31 Comuni (40%) sono in fase di approvazione e 24 (31%) hanno approvato il Preliminare di piano. Il Comune di Arpaia, infine, ha avviato nel 2021 la stesura del nuovo strumento, in sostituzione del vigente Prg.

I codici elencati in tabella fanno riferimento alla numerazione ufficiale Istat aggiornata al 2024.

Rispetto alle altre Province e Città Metropolitana, la situazione è più confortante in Provincia di Caserta, dove il 41% dei Comuni è già in possesso di un Puc vigente ed il 22% risulta in fase di approvazione. Il 35%, invece, per complessivi 36 Comuni, hanno approvato il Preliminare di Puc. Infine, Il Comune di Dragoni ha avviato nel 2021 la stesura del nuovo strumento, in sostituzione del vigente Prg.

I codici elencati in tabella fanno riferimento alla numerazione ufficiale Istat aggiornata al 2024.

Su 92 Comuni della Città Metropolitana di Napoli, 34 (37%) hanno approvato un Puc ed altri 18 (20%) sono in fase di approvazione. La maggior parte dei Comuni napoletani (42%), invece, sono ancora in fase preliminare e tutti dotati di un vigente Prg, ad eccezione dei Comuni di Arzano e Massa di Somma in cui si dispone di un datato Programma di Fabbricazione risalente agli anni Settanta. Resta il Comune di San Paolo Bel Sito che, nel 2019, ha proposto l’avvio della procedura di stesura del Puc.

I codici elencati in tabella fanno riferimento alla numerazione ufficiale Istat aggiornata al 2024.

Salerno, la Provincia più estesa della Regione Campania, presenta 58 Comuni (37%) dotati di un Puc vigente e 39 (25%) di un Puc adottato. Inoltre, 55 Comuni hanno provveduto all’approvazione di un Preliminare. I Comuni di San Mauro Cilento, San Pietro al Tanagro, Sessa Cilento e Valva hanno avviato le procedure necessarie all’elaborazione del nuovo strumento.

I codici elencati in tabella fanno riferimento alla numerazione ufficiale Istat aggiornata al 2024.

Il resoconto finale sui soli Puc approvati restituisce un quadro complessivo che illustra la distribuzione dei Puc vigenti in tutto il territorio regionale. L’ulteriore suddivisione dei dati finali in Province specifica che la maggior concentrazione di Puc approvati si registra nella Provincia di Salerno, essendo la più numerosa in termini di numero di Comuni; seguono le Provincie di Caserta e di Avellino, che presentano rispettivamente il 41% e il 36% dei propri Comuni dotati di Puc vigente. Dei 199 Puc vigenti, solamente il 17% attiene alla Città Metropolitana di Napoli. Infine, la Provincia di Benevento contribuisce in minima parte ad aumentare il trend regionale.

L’analisi dei dati relativi ai Puc adottati, in relazione agli anni successivi all’anno di emanazione della Legge Regionale n. 16/2004, che ha istituito i Puc, consente di osservare come l’avanzamento del loro processo di redazione, dalla sola approvazione del Preliminare di Piano verso l’adozione del Puc, sia stato pressocché nullo per i primi 10 anni. L’andamento mostra un trend positivo a partire dal 2015 ed un massimo registrato nel 2021, con ben 53 Puc adottati.

L’istogramma inerente ai Puc approvati nei medesimi anni, invece, mostra una ripartizione diversa dei dati, a dimostrazione del differente progredire delle Amministrazioni comunali in relazione a tale fase del processo di formazione del Puc. In relazione a tale stadio, l’anno contraddistinto dal maggior numero di Puc approvati è il 2023, in accordo con l’istogramma precedente, essendo successivo all’anno di picco dei Puc adottati. Il risultato dell’approfondimento diminuisce, invece, nel 2024 ritornando al trend ordinario caratteristico della seconda metà del decennio 2010-2020.

La combinazione dei due precedenti grafici sottolinea la differente evoluzione dei due processi di adozione ed approvazione del nuovo strumento urbanistico. Tuttavia, dal 2015, a 10 anni dall’approvazione della Legge Regionale di istituzione del Puc, si registra un trend positivo per entrambi. Nell’ultimo quinquennio (2020-2024), la prevalenza di Puc adottati, rispetto agli approvati, denota un affanno amministrativo a completare, da parte dei Comuni, l’ter di formazione del Puc con la sua definitiva approvazione.